Festa della Benedizione
Domenica in Albis
Ogni anno a Tagliacozzo viene celebrata un'antichissima festa religiosa in onore del Volto Santo di N. S. Gesù Cristo, festa che coinvolge e rende partecipi tutti i cittadini, le autorità civili, religiose e i bambini.
Questa festa, popolarmente chiamata "Benedizione", cade nel giorno della Domenica in Albis (prima Domenica dopo Pasqua).
Punto di riferimento è la Chiesa Madre dei Ss. Cosma e Damiano che vede annesso il Convento delle Monache Benedettine. Sono proprio le monache che custodiscono durante l'anno, questo antichissimo quadro raffigurante il Volto di Gesù rimasto impresso sul panno della Veronica durante il noto incontro sulla via del Calvario.
Questo quadro sembra essere una delle rarissime copie di quello "ufficiale" conservato nella Basilica Vaticana.
Sul retro del quadro c'è scritto: "Questa Sacrosanta Immagine l'ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera effige".
Molto probabilmente questa preziosa immagine venne donata dai Duchi Colonna alla Città di Tagliacozzo, disponendo che fosse custodito nel Monastero delle Benedettine.
I festeggiamenti iniziano il sabato pomeriggio: viene celebrata una Messa solenne, presieduta dal Parroco, e alla presenza dell'intera Amministrazione Comunale.
All'inizio della celebrazione, il Sindaco (che in segno di solennità indossa la fascia tricolore), ricevuta dalle mani della Madre Badessa questa preziosa effige, la espone alla pubblica venerazione in una apposita raggera di legno dorata finemente decorato e sormontato da una corona.
Il Sindaco poi chiude a chiave la teca, e da quel momento diviene unico custode del quadro.
Monteranno la guardia ufficiale e faranno da scorta i Vigili comunali e i Carabinieri del locale comando, tutti in alta uniforme.
Il giorno di Domenica verso le ore centrali del mattino, sempre nella Chiesa Madre viene celebrata una Messa solenne officiata, insieme al Parroco e a tutti i Sacerdoti che operano a Tagliacozzo, da un alto rappresentante del clero, Vescovo o Cardinale.
Al termine della celebrazione inizia la solenne processione che dopo aver percorso le vie dell'antico borgo, arriva in piazza Obelisco.
È proprio qui che si rinnova il tradizionale rito della "Benedizione": il Sindaco preso il quadro dalla teca, lo affida nelle mani di uno dei sacerdoti che lo hanno trasportato in processione.
Questo sacerdote deve essere secondo l'uso nato a Tagliacozzo.
Solo ai sacerdoti è data la possibilità di trasportare in processione la raggera e ai cittadini più in vista viene data l'opportunità di sorreggere il sontuoso baldacchino che ombreggia il "reliquiario".
Dall'alto di un balcone, mentre il suddetto sacerdote sorregge il quadro, l'alto Prelato rivolge ai fedeli che riempiono la piazza, l'omelia.
Al termine dell'omelia il sacerdote che sorregge il quadro intona un inno salmodico in latino.
Terminato l'inno l'alto Prelato, prendendo il mano il quadro, impartisce la solenne benedizione.
È proprio in questo momento che avviene uno degli eventi più suggestivi di tutta la cerimonia: in un tripudio di musica, suono di campane, tutti si inginocchiano mentre i bambini alzano verso l'altro i tradizionali "Cavallitti" e "Palombelle" preparati dalle Monache Benedettine.
A suggellare il rito della Benedizione è il tradizionale "Schizzo" dell'acqua della fontana dell'Obelisco: al momento della solenne benedizione i quattro zampilli della fontana vengono mandati fino alla croce che sormonta il monumentale obelisco.
Di nuovo in processione solenne si fa ritorno nella Chiesa Madre dove nel pomeriggio viene celebrata la S. Messa vespertina al termine della quale il Sindaco prendendo il quadro lo presenta a tutti per il solenne omaggio del Bacio, quindi, dopo averlo baciato a sua volta, lo riconsegna alla Madre Badessa che insieme alle consorelle lo custodiranno fino alla prossima Domenica in Albis.
Questa festa, popolarmente chiamata "Benedizione", cade nel giorno della Domenica in Albis (prima Domenica dopo Pasqua).
Punto di riferimento è la Chiesa Madre dei Ss. Cosma e Damiano che vede annesso il Convento delle Monache Benedettine. Sono proprio le monache che custodiscono durante l'anno, questo antichissimo quadro raffigurante il Volto di Gesù rimasto impresso sul panno della Veronica durante il noto incontro sulla via del Calvario.
Questo quadro sembra essere una delle rarissime copie di quello "ufficiale" conservato nella Basilica Vaticana.
Sul retro del quadro c'è scritto: "Questa Sacrosanta Immagine l'ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera effige".
Molto probabilmente questa preziosa immagine venne donata dai Duchi Colonna alla Città di Tagliacozzo, disponendo che fosse custodito nel Monastero delle Benedettine.
I festeggiamenti iniziano il sabato pomeriggio: viene celebrata una Messa solenne, presieduta dal Parroco, e alla presenza dell'intera Amministrazione Comunale.
All'inizio della celebrazione, il Sindaco (che in segno di solennità indossa la fascia tricolore), ricevuta dalle mani della Madre Badessa questa preziosa effige, la espone alla pubblica venerazione in una apposita raggera di legno dorata finemente decorato e sormontato da una corona.
Il Sindaco poi chiude a chiave la teca, e da quel momento diviene unico custode del quadro.
Monteranno la guardia ufficiale e faranno da scorta i Vigili comunali e i Carabinieri del locale comando, tutti in alta uniforme.
Il giorno di Domenica verso le ore centrali del mattino, sempre nella Chiesa Madre viene celebrata una Messa solenne officiata, insieme al Parroco e a tutti i Sacerdoti che operano a Tagliacozzo, da un alto rappresentante del clero, Vescovo o Cardinale.
Al termine della celebrazione inizia la solenne processione che dopo aver percorso le vie dell'antico borgo, arriva in piazza Obelisco.
È proprio qui che si rinnova il tradizionale rito della "Benedizione": il Sindaco preso il quadro dalla teca, lo affida nelle mani di uno dei sacerdoti che lo hanno trasportato in processione.
Questo sacerdote deve essere secondo l'uso nato a Tagliacozzo.
Solo ai sacerdoti è data la possibilità di trasportare in processione la raggera e ai cittadini più in vista viene data l'opportunità di sorreggere il sontuoso baldacchino che ombreggia il "reliquiario".
Dall'alto di un balcone, mentre il suddetto sacerdote sorregge il quadro, l'alto Prelato rivolge ai fedeli che riempiono la piazza, l'omelia.
Al termine dell'omelia il sacerdote che sorregge il quadro intona un inno salmodico in latino.
Terminato l'inno l'alto Prelato, prendendo il mano il quadro, impartisce la solenne benedizione.
È proprio in questo momento che avviene uno degli eventi più suggestivi di tutta la cerimonia: in un tripudio di musica, suono di campane, tutti si inginocchiano mentre i bambini alzano verso l'altro i tradizionali "Cavallitti" e "Palombelle" preparati dalle Monache Benedettine.
A suggellare il rito della Benedizione è il tradizionale "Schizzo" dell'acqua della fontana dell'Obelisco: al momento della solenne benedizione i quattro zampilli della fontana vengono mandati fino alla croce che sormonta il monumentale obelisco.
Di nuovo in processione solenne si fa ritorno nella Chiesa Madre dove nel pomeriggio viene celebrata la S. Messa vespertina al termine della quale il Sindaco prendendo il quadro lo presenta a tutti per il solenne omaggio del Bacio, quindi, dopo averlo baciato a sua volta, lo riconsegna alla Madre Badessa che insieme alle consorelle lo custodiranno fino alla prossima Domenica in Albis.



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